CASA MUSEO OSVALDO LICINI

MONTE VIDON CORRADO (FM)


Tipologia: Casa di persona illustre

11 ottobre 1958. Venezia. In una sala della XXIX Biennale d’arte viene deposta una corona d’alloro. È l’omaggio del mondo della cultura al pittore Osvaldo Licini e alla sua arte rappresentata in quella sala da 53 opere esposte.

11 ottobre 1958. Monte Vidon Corrado (Fermo). Nella sua amata dimora Osvaldo Licini muore all’età di 64 anni. Come un moderno Federico Barocci che nel XVI secolo aveva abbandonato Roma per rifugiarsi nella sua Urbino e qui esprimere la sua arte, Licini aveva lasciato quello che nel suo tempo era artisticamente il “centro del mondo”, ovvero Parigi, per rifugiarsi con la moglie Nanny Hellström nella sua Monte Vidon Corrado, nella casa di famiglia, nella quiete delle colline marchigiane.

In questa casa che si trova nel centro del paese, adiacente al palazzo comunale, Licini aveva le sue radici perché qui vi era nato e cresciuto.

Nell’edificio del palazzo comunale, si trova il Centro Studi dedicato all’artista nato nel 1986 su iniziativa del Comune e della Regione Marche per promuovere ricerche, convegni, mostre ed iniziative culturali, per far conoscere e valorizzare l’opera di Osvaldo Licini. Il Centro Studi gestisce i beni di Licini, primo fra tutti la casa, su incarico del Comune di Monte Vidon Corrado che ne è l’ente proprietario.

“…guardiamo dalle finestre crescere la primavera e il cambiamento rapido del cielo e dei verdi, e ci divertiamo come a teatro”.

Osvaldo Licini (lettera – 1932)

LA VISITA

La casa è una dimora padronale di origine settecentesca strutturata su tre livelli. La cantina, che oggi ospita mostre temporanee, ha una copertura a volte in laterizio. Qui Licini preparava i colori per le sue opere e qui si dice tenesse le riunioni politiche.

Al piano terra si trova cucina in cui sono esposte due ante in legno appartenute ad una credenza su cui Licini ha dipinto un fiore e un cavallo stilizzati.

Nel soggiorno arredato con mobili in legno intagliato di provenienza svedese, sono esposti due dipinti significativi per Licini: Il ritratto della madre (olio su tela del 1922) e Paesaggio (olio su tela del 1927). Due opere che parlano delle radici famigliari e del paesaggio marchigiano: i due motivi per cui Licini scelse di ritornare a vivere nel suo paese natale dopo la lunga permanenza parigina.

Al piano superiore si accede attraverso un vano scala nel cui soffitto è rappresentata una pittura murale realizzata dallo stesso Licini nella metà degli anni Quaranta.

Al primo piano si trova la zona notte e lo studio dell’artista con i cavalletti, i colori, i pennelli, i manifesti di mostre, la scrivania e il letto dove Licini spesso dipingeva semisdraiato per far riposare la gamba invalida. 

Nella camera di Caterina, figlia adottiva della moglie dell’artista, sono presenti invece alcune opere della moglie Nanny. 

Nella narrazione della casa il ruolo principale spetta ovviamente all’uomo e artista Licini ma vale la pena approfondire anche l’interessante figura di sua moglie Nanny che possedeva una cultura fuori dal comune e che ha sicuramente svolto un importante ruolo non solo nella vita ma anche nell’arte di suo marito Osvaldo. 

Nanny, oltre ai mobili svedesi, portò anche molti oggetti come i tipici cavallini colorati, cofanetti lignei, brocche, candelieri, foto di famiglia e il modellino della sua casa natale esposto nel soggiorno.

La camera dei due coniugi è un’opera d’arte in stile costruttivista con la parete del letto su cui Licini ha realizzato una pittura murale. 

persone

Dati della casa museo

Casa Museo Osvaldo Licini
Piazza O. Licini, 9 – 63836 Monte Vidon Corrado (FM)

INFORMAZIONI

Giorni di apertura: sabato e domenica
Orari: 17-19 (orario invernale);
possibiltà di apertura su richiesta
Cell. 334 9276790
E-mail: info@centrostudiosvaldolicini.it
www.centrostudiosvaldolicini.it

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