A casa Raffaello le opere di Alberico Morena

URBINO – Sono state certamente le radici urbinati nella formazione di Alberico Morena a giocare un ruolo di primo interesse nel pensare di dedicare una mostra al Maestro della xilografia scomparso cinque anni or sono; la linea di riaprire il dibattito sugli artisti che hanno preso l’abbrivio dalla Scuola del Libro da tempo guida le scelte delle mostre destinate alla Casa di Raffaello, sempre con la complicità di inattese sollecitazioni, quasi che il risveglio dal sonno della critica si interrompa ad opera di prodigiosi messi.

È la catena virtuosa delle mani felici che si sono misurate con il legno di Bruno da Osimo, Ettore Di Giorgio, Mario Delitala, Umberto Franci, Fulberto Pettinelli, Pietro Sanchini, Giuseppe Paolini, Loris Gualazzi, Enzo Budassi, Alceo Quieti che porta ad Alberico Morena e gira intorno a lui.

D’intesa con i familiari si è costituito un nucleo centrale di opere da esporre alle quali si sono affiancati esemplari provenienti da alcune collezioni private e dalla Fondazione Carlo e Marise Bo di Urbino. L’occasione offerta è buona non solo per un discorso squisitamente tecnico (l’arte dell’incisione su legno conta oggi pochi cultori, che lavorano in condizioni in parte diverse, a partire dalla scelta del materiale per la matrice, fino a privilegiare metodi di stampa alternativi al paziente gesto manuale), ma ci costringe ancora una volta a non fermarci al “visibile”, al mondo delle figurine di Morena, la vivace popolazione che riempe le scene di festa: sarebbe davvero troppo semplice; le scene di vita popolare devono essere state quella variegata coltre con cui l’artista ha confuso un silenzioso, solitario, certosino operare che si fa più tangibile nelle nature morte, nei giardini deserti. Eppure non si può fare a meno di sentirsi coinvolti e partecipi di quelle feste di città: le fiere, il circo, i giochi, la grande festa dei ceri a Gubbio e l’aria tutta pascoliana del lancio degli aquiloni a Urbino.

La mostra permetterà a quanti avranno l’opportunità di visitarla di fronteggiare immagini che sono il frutto di molto pensiero che istruisce le mani e, cercando tra le folle fino nei segni meno narrativi, di lambire la riflessione di Alberico Morena sul suo essere uomo tra gli uomini.

La mostra è organizzata dall’Accademia Raffaello con il patrocinio della Città di Urbino dal 6 luglio al 25 agosto 2019.

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