Un viaggio virtuale negli spazi abitati da Giacomo all’epoca della sua vita a Recanati.
RECANATI – Oltre 60 mq di proiezione in videomapping per un’esperienza immersiva che, partendo dalle suggestioni dei luoghi – la Piazza, la Biblioteca, la Camera da letto di Giacomo, i Saloni da cerimonia e i giardini del palazzo – racconta gli anni recanatesi del Poeta, dalla nascita fino alla composizione della più importante lirica della letteratura italiana: L’Infinito.
Io nel pensier mi fingo è il nuovo percorso multimediale promosso da Casa Leopardi con il contributo scientifico di Fabiana Cacciapuoti, leopardista esperta di autografia leopardiana e di Giancarlo Muselli, scenografo del film Il giovane favoloso di Mario Martone, vincitore del Premio per la Miglior scenografia ai David di Donatello del 2015. La realizzazione tecnologica è a cura di PlayMarche s.r.l. con l’ausilio di ETT s.p.a., nell’ambito Progetto DCE PlayMarche dell’Università di Macerata. Il racconto si sviluppa in un continuo entrare e uscire dalle stanze private del palazzo dove Giacomo ha vissuto e che costituiscono il punto di partenza di una ricognizione sulla sua vita. Il montaggio, infatti, ricrea in modo virtuale ambienti, arredi, oggetti e documenti corrispondenti a quelli reali di Casa Leopardi. Il giardino ricorda i giochi dell’infanzia ed il rapporto con i fratelli, mostrando gli oggetti reali ancora conservati a palazzo, la camera da letto con i suoi arredi originali suggerisce il tema delle veglie notturne e delle inquietudini interiori, la biblioteca rimanda allo studio matto e disperatissimo, alle letture ed alla vastissima produzione scritta sin dall’infanzia. Le frasi pronunciate dalle diverse voci che accompagnano il racconto appartengono tutte a testi scritti dai vari personaggi che entrano in gioco, e le voci dell’infanzia dei fratelli Leopardi sono dei giovani discendenti Gregorio, Diana e Ettore Rufini Leopardi, mentre quella di Giacomo più adulto è di Roberto De Francesco, che lo ha impersonato nelle Operette Morali, spettacolo teatrale diretto da Mario Martone. In un’unica sala immersiva,collocata al piano terra delle scuderie del palazzo, il visitatore può vivere un’esperienza a 180° che coinvolge lo spazio senza soluzione di continuità e intreccia suoni, immagini e testi in un evento della durata di 25 minuti circa.